Giovedì 26 maggio Cafebabel Bruxelles organizza un dibattito sui futuri rapporti tra Europa e Mondo arabo: "L’Europe et le monde arabe, quelles (r)évolutions à venir ?" (L'Europa e il mondo arabo: quali r-evoluzioni?). Continua a leggere.
Il 17 maggio è la Giornata Internazionale contro l'omofobia e la transfobia. Per l'occasione Ilga Europe ha pubblicato una mappa dello stato dei diritti degli omosessuali nei Paesi Ue. Il 10 maggio scorso il Tribunale del Lussemburgo ha emesso una sentenza a favore delle coppie gay. Continua a leggere.
La crisi e le rivolte nel mondo arabo stanno mettendo l'Europa in ginocchio per quanto riguarda le energie. Mentre la benzina al distributore aumenta, in Spagna si sta lavorando sulla diminuzione della dipendenza energetica. Cosa aspetta l'Europa ad invertire la tendenza? Continua a leggere.
L'Agenda europea del 2011, distribuita in oltre tre milioni di esemplari tra i 27 Paesi Ue quest'anno ha dimenticato di menzionare le feste cristiane. Continua a leggere.
Jéan-Sébastien Lefebvre, giornalista specializzato in questioni europee e Loup Besmond de Senneville, redattore di Euroactiv.fr ci spiegano cos'è e a cosa serve essere un giornalista europeo. Continua a leggere.
Il semestre di Presidenza ungherese è iniziato con due ammonizioni scritte da parte di Bruxelles: la prima riguarda la tanto discussa legge sulla stampa ormai entrata in vigore e la seconda una misura fiscale che penalizza le imprese europee sul territorio ungherese. Continua a leggere.
L'Ue ha rigettato la domanda fatta da sei Stati Membri dell'ex blocco sovietico che chiedevano una condanna dei regimi comunisti in paragone con quelli nazisti. Continua a leggere.
In Ungheria è stata approvata una legge – due terzi del Parlamento – sulla stampa che sta facendo discutere tutta Europa. Si parla di un controllo totale delle notizie da parte di un'autorità nazionale. Sono previste multe severe per chi diffonde informazioni in “violazione dell'interesse pubblico o “articoli non equilibrati”. L'Ungheria sarà il prossimo Paese alla Presidenza dell'Ue e un European Blog Action è stato lanciato sotto l'ashtag #NoToHuEU. Continua a leggere.
Un tribunale francese ha condannato Google a pagare 150mila euro per pubblicazione illecita e contraffazione di contenuti su YouTube. Si tratta dell'ennesima applicazione della direttiva europea 2000/31 sulla responsabilità dell'intermediario on line che in Italia sembra prendere una tendenza diversa.
Il Tribunale di Grande Istanza (TGI, una sorta di Corte d'Appello) di Créteil, vicino a Parigi, ha condannato Google per aver illegalmente pubblicato sulla sua piattaforma di condivisione di Video, YouTube, dei filmati dell'Istituto Nazionale dell'audiovisivo (Ina, una banca-dati della televisione e della radio pubbliche). Il motore di ricerca è condannato per “contraffazione”: dovrà pagare 150mila euro e sarà obbligato a prendere delle misure – un sistema di filtraggio – per prevenire la pubblicazione di contenuti illegali.
La legge sulla economia digitale francese prevede che un sito “hébergeur” (l'intermediario) non sia considerano responsabile di contraffazione solamente se elimina i contenuti illeciti – in maniera rapida – dopo che questi gli vengono segnalati. Questa legge, che risale al 2006. è l'applicazione della direttiva europea 2000/31. Con questa è stata introdotta la doppia classificazione per i siti Internet: un portale può essere un “hébergeur” (piattaforma che “ospita” i contenuti, intermediario) o un editore on line. La stessa direttiva in Italia, con le sentenze Google vs Mediaset e Google Vividown, sta prendendo una piega diversa.
Il Consiglio dell'Unione europea si tiene a Bruxelles il 16 e il 17 dicembre. Il sito web ha abilitato un programma di calcolo dei possibili risultati del voto. A metà tra il ludico e il pratico, questa applicazione può essere utile sia per i cittadini, che per i giornalisti che vogliono anticipare le notizie. Continua a leggere.
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